Risarcimento del danno psichico e da pregiudizio esistenziale

Nonostante la continua evoluzione giuridica e sociale del sistema risarcitorio italiano, persiste, ad oggi, una concezione esclusivamente “biologica” del danno alla persona quindi si prendono in considerazione solo i danni fisici, residui e permanenti, conseguenti ad un illecito.

Tuttavia, ai fini di un completo ed esauriente accertamento del danno NON patrimoniale, la Cassazione Civile n. 14402/2011, considera necessaria la valutazione del pregiudizio del “fare aredittuale” del soggetto nella sua totalità quindi delle “modificazione in senso peggiorativo della personalità del soggetto a cui consegue uno sconvolgimento dell’esistenza, ed in particolari delle abitudini di vita, con alterazioni del modo di rapportarsi con gli altri nell’ambito della comune vita di relazione, sia all’interno che all’esterno del nucleo familiare”.

Il danno psichico, coerentemente con la lettera dell’art. 1223 c.c., richiede il risarcimento come:

– lesione dell’integrità psichica;

– conseguenti mancate utilità non patrimoniali.

La valutazione delle conseguenze psichiche ed esistenziali che l’illecito produce nelle vittime deve tenere conto delle condizioni soggettive, individuali e famigliari in modo da garantire un risarcimento integrale e personalizzato (Cass. Civ., Sez. Un. 26972/2008) e che tenga conto del rispetto della vittima e la solidarietà verso la stessa (ex art. 2 Cost.).

E’ comprovato da numerosi studi e osservazioni cliniche il nesso causale tra eventi di vita e l’insorgenza di sindromi psicopatologiche. Ogni individuo reagisce in maniera diversa ai vari eventi con i quali è costretto ad interagire, e gli eventuali traumi causati da eventi esterni possono configurarsi come veri e propri traumi. La risposta patologica dipende da numerosi fattori tra cui, oltre alle condizioni mentali della persona al verificarsi dell’evento, il modo del tutto soggettivo di spiegarsi l’evento all’interno della propria storia di vita e il significato personale che la persona stessa attribuisce all’evento.

Gli illeciti ed i reati si configurano come eventi psico-sociali stressanti che possono generare un trauma di natura psichica. Il trauma è “un’esperienza che nei limiti di un breve lasso di tempo apporta alla vista psichica un incremento di stimoli talmente forte che la sua liquidazione o elaborazione nel modo usuale non riesce, donde è giocoforza che ne discendono disturbi permanenti nell’economia energetica della psiche”(Freud, 1915-1917 – “Introduzione alla psicoanalisi”).

I traumi causano angoscia, paure immotivate e destabilizzanti, ripiegamento e chiusura emotiva, fino ad arrivare a vissuti di rovina e morte. Si configurano come veri e propri lutti che creano una spaccatura tra ciò che era prima e ciò che è dopo.

(per una lettura più approfondita: “Linee guida per l’accertamento e la valutazione psicologico‐giuridica del danno biologico‐psichico e del danno da pregiudizio esistenziale. Predisposizione di una specifica tabella del danno psichico e da pregiudizio esistenziale –http://www.ordinepsicologilazio.it )

Da anni mi occupo della valutazione dell’organizzazione di personalità e delle eventuali ripercussioni a seguito d’illecito. A tal fine svolgo con la persona alcune sedute mirate per poter poi redigere una relazione tecnica di valutazione psicologica che verrà depositata agli atti o allegata alla relazione medico-legale. Collaboro dal 2004 con il Dott. Giuseppe Gobbi, medico legale, con studio in Piazza Bologna.

In particolare mi occupo di risarcimento per danno psichico e da pregiudizio esistenziale, nei seguenti ambiti:

• Infortunistica Stradale

• Danno da lutto

• Infortunistica professionale

• Danno da colpa professionale

• Danno da Mobbing lavorativo

• Danno da Mobbing familiare e coniugale

• Danno da demansionamento

• Danno da wrongful life

• Danno ambientale

• Danno alla reputazione

• Danno estetico

• Danno alla sfera sessuale

• Maltrattamento su donne o minori

• Abuso su donne o minori

• Tutela della Privacy


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