DISTURBO DI PERSONALITA’ BORDERLINE

Le persone con personalità borderline soffrono di disturbi affettivi, dissociativi e del pensiero, di abuso di alcool e altre sostanze, di disturbi alimentari e di una varietà di disturbi d’ansia. Ci sono disturbi in ogni dominio funzionale: nei processi cognitivi, nell’umore e nel comportamento.

Sundenham scrisse nel 1963 “Tutto è un capriccio: amano senza misura quelli che presto odieranno”. Groves scrisse nel 1981 “Spietatamente dipendenti, temono la loro stessa intimità che cercano e scacciano via le persone con la loro rabbia e il loro stato di bisogno”.

Secondo il DSM (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) il disturbo di personalità borderline si presenta come:

“Un quadro pervasivo di instabilità nelle relazioni interpersonali, dell’immagine di sé e degli affetti rivela una marcata impulisività a partire dall’inizio dell’età adulta fino al presente in una varietà di contesti, come indicato da cinque (o più) dei seguenti elementi:

1) Tentativi frenetici di evitare un abbandono reale o immaginario. Nota: non include il comportamento suicida o auto lesivo che rientra del criterio 5).

2) Un quadro di relazioni interpersonali instabili e intense, caratterizzate da un alternarsi tra i due poli estremi dell’idealizzazione e della svalutazione.

3) Disturbi d’identità: un’immagine di sé o senso di sé marcatamente e persistentemente instabile.

4) Impulsività in almeno due aree, che possono arrecare danni a se stessi (come spese, sesso, uso di sostanze, guida incauta, abbuffate). Nota: non includono il comportamento suicida o autolesionista che rientra nel criterio 5.

5) Comportamento suicida ricorrente: gesti, minacce o comportamento autolesionista.

6) Instabilità affettiva, dovuta ad una marcata reattività dell’umore (come disforia episodica intensa, irritabilità o ansia, che dura di solito alcune ore e solo raramente più di qualceh giorno).

7) Sensazione cronica di vuoto.

8) Rabbia inappropriata, intensa ,o difficoltà di controllarla (come manifestazioni frequenti di temperamento, rabbia costante, lotte fisiche ricorrenti).

9) Ideazione paranoide, legata a stress o gravi sintomi dissociativi.

La persona borderline teme l’abbandono reale o immaginario. Considera il ritardo, i cambiamenti di progetti o le assenze come negligenza, rifiuto o abbandono. Crede che essere abbandonata equivalga all’accusa di essere una persona “cattiva”. L’abbandono percepito è seguito da un’intensa svalutazione di sé e dell’altro. A volte la tensione può essere alleviata temporaneamente con un attacco a sé stessi come tagliarsi, scottarsi, prendere troppi farmaci.

C’è la richiesta continua di attenzione e le persone vengono idealizzate già dal primo incontro. Tuttavia, la persona borderline passa velocemente dall’idealizzazione alla svalutazione (“non si preoccupa abbastanza, non dà abbastanza, non è qui con me abbastanza”). Vede gli altri come figure protettive, cui legarsi strettamente, oppure come persone odiose e sadiche.

Spesso attiva meccanismi di autosabotaggio: quando un obiettivo è prossimo alla realizzazione la persona farà di tutto per lascia perdere tutto e non raggiungere il suo obiettivo.

La persona borderline è disturbata dalla sensazione di vuoto e cerca costantemente qualcosa da fare. Appare a disagio se tutto è calmo e in ordine e spesso è coinvolta in “scene da telenovela”.